Antrace (carbonchio)

Descrizione clinica

Antrace da inalazione: dopo l'inalazione di Bacillus anthracis ed un breve prodromo insorge un collasso respiratorio acuto febbrile con ipossia, dispnea e prove radiologiche di allargamento mediastinico.

Antrace cutaneo: una lesione cutanea che si evolve da una papula ad una fase vescicolare ed infine ad un'escara ribassata di colore scuro con edema circostante; la lesione è in genere indolore, ma possono essere presenti sintomi sistemici (febbre e malessere).

Antrace gastrointestinale: in seguito al consumo di cibo contaminato non cotto insorge una sindrome caratterizzata da acuto dolore addominale, diarrea, febbre e setticemia.

Agente eziologico

La malattia è causata da un batterio gram positivo, sporigeno, il Bacillus anthracis, estremamente resistente come spora all'azione dei disinfettanti chimici e fisici; nel suolo e nei prodotti animali può mantenere la patogenicità per molti anni.

Diffusione

Interessa prevalentemente gli erbivori, mentre l'uomo e gli animali carnivori sono ospiti accidentali. L'infezione nell'uomo è rara e sporadica nei Paesi industriali; rappresenta soprattutto un rischio occupazionale. La malattia è endemica in tutte le aree agricole del mondo in cui il carbonchio è comune negli animali.

Fonte di infezione

Nel carbonchio trasmesso dagli animali, gli erbivori (sia domestici che selvatici) sono il principale serbatoio del batterio.
Ai fini di bioterrorismo vi può essere la produzione in laboratorio di spore e quindi la disseminazione per via aerea o per contaminazione di materiali o di oggetti di uso comune, come verificatosi nel 2001 negli Stati Uniti.

Modalità di trasmissione

La trasmissione naturale all'uomo avviene attraverso il contatto con animali infetti o con prodotti contaminati dagli animali infetti. La trasmissione inter-umana è estremamente rara.
L'infezione può inoltre essere trasmessa per inalazione di spore o in particolari attività industriali oppure quando il batterio è utilizzato quale arma biologica a seguito di contatto con materiale contaminato (polveri).

Periodo di incubazione

Da 1 a 7 giorni, con possibilità di periodi più lunghi, anche fino a 60 giorni.

Periodo di contagiosità

Gli oggetti e il suolo contaminati dalle spore possono rimanere infettanti per decenni.

Provvedimenti nei confronti del malato

Isolamento del paziente per tutta la durata della malattia, sia nel caso di carbonchio cutaneo che da inalazione. La terapia antibiotica permette di ottenere la sterilizzazione della lesione entro 24 ore.
I materiali contaminati devono essere inceneriti o autoclavati a temperature di 120°C per 30 minuti oppure disinfettati con formaldeide al 4% per più di 12 ore.
Nel caso di disinfezione continua al letto del malato può essere usata una soluzione di ipoclorito al 10%.

Provvedimenti nei confronti di conviventi e contatti

Nei confronti degli esposti è sempre necessario procedere a sorveglianza sanitaria e solo in caso di sicura inalazione di spore procedere ad effettuare la chemioprofilassi con ciprofloxacina o doxiciclina

Misure preventive in caso di bioterrorismo

Devono essere seguite le linee guida ministeriali e regionali sul bio-terrorismo.
Terapia: in tutte le forme è essenziale instaurare rapidamente una terapia antibiotica, poichè il ritardo anche di poche ore, diminuisce significativamente la possibilità di sopravvivenza; l'antibiotico di scelta è la ciprofloxacina, in alternativa può essere usata la penicillina.
La durata della terapia antibiotica deve essere almeno di 60 giorni, a causa della possibilità di germinazione ritardata delle spore.

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