Malattia parassitaria della cute che si manifesta con eruzioni pruriginose, dovute a fenomeni di ipersensibilità.
Una forma più severa di malattia, conosciuta come scabbia norvegese, è comune in soggetti con sistema immunitario compromesso ed è altamente contagiosa.
Sarcoptes scabiei, un acaro.
Largamente diffusa, endemica in molti paesi in via di sviluppo. Può colpire persone di qualsiasi livello socioeconomico.
Uomo.
La trasmissione avviene per contatto cutaneo diretto o durante il contatto sessuale. La trasmissione per contatto indiretto si verifica solo se gli effetti letterecci o i vestiti sono stati contaminati da poco. Il rischio di trasmissione è elevato nelle situazioni in cui c'è contatto frequente pelle a pelle, come nei contatti sessuali ed in particolari ambiti quali quelli familiari, istituti/RSA.
Da 2 a 6 settimane prima dell'esordio del prurito, nei soggetti infestati per la prima volta, da 1 a 4 giorni in caso di reinfestazioni.
Fino a quando acari e uova non sono distrutti da adeguato trattamento.
Restrizione dalla frequenza di collettività fino all'avvenuto trattamento previa verifica da parte dell'ASL.
Sorveglianza attiva sulla restrizione della frequenza di collettività.
Sorveglianza sanitaria per 60 giorni finalizzata alla ricerca della fonte di infestazione e ricerca dei casi secondari.
Indicazioni al trattamento profilattico di tutti i conviventi e dei contatti sessuali.
Fornire indicazioni specifiche in merito alla bonifica ambientale.