Varicella

Descrizione clinica

Malattia virale acuta sistemica caratterizzata da febbre, sintomi generali e comparsa di un esantema che da maculo-papuloso evolve rapidamente in vescicolare, con successiva trasformazione delle lesioni in croste, in assenza di altre patologie (impetigine, reazione tossica a farmaci). L'infezione può decorrere anche in forma sub clinica o asintomatica (fonte: D.M. 15 dicembre 1990 ).

Agente eziologico

Virus varicella-zoster (VZV) è un herpesvirus.

Diffusione

Ubiquitaria; nei climi temperati si manifesta con picchi di incidenza nel tardo inverno e all'inizio della primavera. In Italia, studi sieroepidemiologici hanno rilevato una percentuale di positività dell'82% nei soggetti tra i 10 ed i 14 anni di età. Il tasso di riproduzione (Ro) è pari a 10-11.

Fonte di infezione

Uomo.

Modalità di trasmissione

Via aerea mediante aerosol o tramite contatto diretto con lesioni da varicella o zoster. La trasmissione può avvenire per via indiretta attraverso oggetti contaminati di fresco con le secrezioni delle vescicole oppure delle mucose delle persone infette.

Periodo di incubazione

Da 2 a 3 settimane, mediamente 13-17 giorni.

Periodo di contagiosità

Da 5 giorni prima a 5-6 giorni dopo la comparsa della prima gittata vescicolare.
La contagiosità può prolungarsi fino all'intero periodo dell'eruzione di nuove lesioni nei pazienti con stato immunitario alterato o sottoposti ad immunoprofilassi passiva.

Provvedimenti nei confronti del malato

Isolamento domiciliare per almeno 5 gg dalla comparsa della prima gittata vescicolare, con restrizione dei contatti con altri soggetti suscettibili, in particolar modo donne in stato di gravidanza, neonati, soggetti immunodepressi.

Provvedimenti nei confronti di conviventi e contatti

Nessuna restrizione per la frequenza scolastica o di altre collettività. I contatti stretti di casi di varicella che, per motivi diversi, siano ricoverati dovranno riferire dell'esposizione, cosicchè siano assolutamente evitati contatti con soggetti immunodepressi, per tutto il periodo di possibile incubazione. La vaccinazione post-esposizione è indicata entro le 72 e non oltre le 120 dal contatto, ma solo per gli adulti con anamnesi negativa, che siano conviventi col malato; una estensione a compagni di scuola o altri soggetti in età infantile comporterebbe una strategia inadeguata all'eliminazione della malattia. Quando la vaccinazione sia controindicata - es.: soggetti immunodepressi - sono da somministrare le immunoglobuline, limitatamente ai seguenti casi:

  • Bambini o adulti immunocompromessi conviventi
  • Neonati da madre che abbia manifestato la varicella nei 5 giorni precedenti o nelle 48 ore successive al parto;
  • Gravide conviventi con soggetto malato.
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