Processo infiammatorio a carico del fegato provocato da agenti virali, nei casi sintomatici con quadro clinico caratterizzato da lieve sintomatologia (malessere, anoressia, astenia, nausea e dolori addominali, talvolta febbre) e ittero, ovvero notevole aumento delle transaminasi.
Il virus HAV è un Hepatovirus a Rna appartenente alla famiglia Picornaviridae.
Diffusa in tutto il mondo.
Uomo, raramente altri primati non umani.
Trasmissione attraverso la via oro-fecale, o con veicoli quali alimenti contaminati, raramente acque destinate al consumo umano contaminate, ma soprattutto da persona a persona in ambienti familiari o comunità ove esistono contatti stretti.
Da 15 a 50 giorni mediamente 28-30 giorni.
La massima concentrazione del virus nelle feci si ha da 2 settimane prima ad 1 settimana dopo la comparsa dell'ittero oppure, nei casi anitterici o asintomatici, durante il picco dei livelli ematici degli enzimi epatocellulari. Sebbene la viremia si verifichi precocemente e possa persistere per parecchie settimane dopo la comparsa dei sintomi, la trasmissione dell'HAV per via ematica non è frequente.
Isolamento enterico del soggetto per 7 giorni dall'inizio dei sintomi e allontanamento dalla collettività per la durata di 7 giorni.
Sorveglianza sanitaria presso la collettività rilevando gli assenti una volta la settimana dal 15° al 50° giorno dopo l'ultima presenza del caso.
La vaccinazione antiepatite A va praticata, entro 8 giorni dall'esordio dei sintomi nel caso, a:
La vaccinazione in epoca successiva è utile per la prevenzione di casi terziari.
Immunoglobuline normali contemporaneamente al vaccino nei seguenti casi:
Altre misure:
Processo infiammatorio a carico del fegato provocato da agenti virali, nei casi sintomatici con quadro clinico caratterizzato da lieve sintomatologia (malessere, anoressia, astenia, nausea e dolori addominali, talvolta febbre) e ittero, ovvero notevole aumento delle transaminasi.
Il virus dell'HBV è un hepadnavirus, a DNA, contenente l'antigene di superficie (HBsAg), l'antigene core (HBcAg) e l'antigene e (HBeAg).
In tutto il mondo. Nel nostro Paese l'introduzione della vaccinazione ha determinato una decisa contrazione dei casi di epatite B registrati, e dei casi di nuova infezione.
Uomo.
Direttamente da soggetto infetto attraverso il sangue e suoi derivati, liquidi biologici (saliva, liquor, liquido peritoneale, pleurico, pericardico, sinoviale, amniotico, sperma ed il secreto vaginale), quindi per contatto familiare, sessuale e da madre infetta a feto.
Da 45 a 180 giorni, mediamente 60-90 giorni
Da diverse settimane prima dell'inizio della sintomatologia, permanendo per tutta la durata della malattia.
L'infettività cronica varia dalla condizione di alta contagiosità (HBeAg positivo) a quella di bassa contagiosità (HBeAb positivi)
Isolamento ematico del malato e del portatore e adozione delle precauzioni standard per prevenire l'esposizione ed il contatto con il sangue ed altri fluidi biologici. Non è previsto allontanamento da collettività.
In tabella sono indicate le tipologie di esposizione ed in provvedimenti di profilassi in relazione al soggetto esposto.
Tipo esposizione | Soggetto non vaccinato | Soggetto vaccinato responder | Soggetto vaccinato non responder | Soggetto vaccinato con risposta non nota |
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Accidentale-percutanea/permucosale | Vaccinazione +HBIG | Non trattamento | HBIG +rivaccinazione | Ricerca antiHBs; se inadeguato HBIG+dose Booster (prosecuzione ciclo vacc. se risposta inadeguata) |
Contatto familiare di HbsAg positivo | Vaccinazione | Non trattamento | Non trattamento | Ricerca antiHBs; se inadeguata dose Booster |
Contatto familiare di caso acuto con esposizione certa al sangue | Vaccinazione +HBIG | Non trattamento | HBIG 2 dosi a distanza di un mese oppure 1 dose HBIG + rivaccinazione | Ricerca antiHBs se inadeguata HBIG + dose Booster (continuazione ciclo vacc se ancora risposta inadeguata) |
Perinatale | Vaccinazione +HBIG | - | - | - |
Sessuale-infezione acuta | Vaccinazione +HBIG | Non trattamento | HBIG 2 dosi oppure HBIG + rivaccinazione | Ricerca antiHBs se inadeguata HBIG + dose Booster |
Sessuale-portatore cronico | Vaccinazione | Non trattamento | Non trattamento | Ricerca antiHBs se inadeguata dose Booster |
Per l'esecuzione della vaccinazione contro l'epatite B e relativi schemi di intervento, si rimanda ai relativi Decreto e Circolare del Ministero della sanità.
Nel 10-20% dei casi la malattia si manifesta con sintomi aspecifici - anoressia, malessere dolori addominali, astenia, ecc.; nel 20-30% ittero; nel 60-70% dei casi nessun sintomo. Il tempo medio di sieroconversione dopo esposizione è di 8-9 settimane; entro 6 mesi il 97% dei soggetti sieroconverte. Eccezionali le sieroconversioni dopo 9 mesi.
Virus a RNA appartenente alla famiglia dei Flaviviridae.
In tutto il mondo
Uomo
HCV è trasmesso attraverso esposizione percutanea a grandi quantità o per ripetute piccole esposizioni a sangue infetto o suoi derivati.
Pertanto, lo screening per la ricerca degli anti-HCV è raccomandato per:
Variabile da 2 settimane a 6 mesi, mediamente 6-9 settimane; nel 10-20% dei casi la malattia si manifesta con sintomi aspecifici - anoressia, malessere dolori addominali, astenia, ecc.; nel 20-30% ittero; nel 60-70% dei casi nessun sintomo. Il tempo medio di sieroconversione dopo esposizione è di 8-9 settimane; entro 6 mesi il 97% dei soggetti sieroconverte. Eccezionali le sieroconversioni dopo 9 mesi.
Da una o più settimane prima dell'esordio dei primi sintomi; nella maggior parte degli infettati persiste indefinitivamente.
Altri provvedimenti.
Il virus dell'epatite D può contagiare solo se unitamente al B (HBV) o superinfettare un soggetto portatore di quest'ultimo. Pertanto si rimanda al capitolo relativo all'epatite B.
Processo infiammatorio a carico del fegato provocato da agenti virali, nei casi sintomatici con quadro clinico caratterizzato da lieve sintomatologia (malessere, anoressia, astenia, nausea e dolori addominali, talvolta febbre) e ittero, ovvero notevole aumento delle transaminasi.
Il virus HEV è a RNA a singola elica sembrerebbe appartenere ad una propria famiglia, in passato classificato nella famiglia dei Caliciviridae.
In tutto il mondo. E' il principale agente eziologico delle epatiti nonA nonB a trasmissione enterica. Epidemie si sono verificate in Paesi con insufficiente livello sanitario.
Uomo; va considerata anche la possibilità di un serbatoio animale (maiali).
Trasmissione attraverso la via oro-fecale; l'acqua contaminata da feci è il veicolo più conosciuto.
Da 15 a 64 giorni mediamente 26-42 giorni
Non è noto; l'eliminazione del virus sembrerebbe avvenire attraverso le feci per circa 14 giorni dopo l'ittero.
Isolamento enterico del soggetto e allontanamento da collettività per la durata di almeno 15 giorni dalla comparsa dell'ittero e comunque a seguito di riscontro di negatività della ricerca di HEV-RNA nelle feci.
Individuazione della probabile fonte di contagio.
Sorveglianza sanitaria per familiari e contatti scolastici sino a 30 giorni dall'esordio del caso, onde evidenziare ulteriori casi.
Processo infiammatorio a carico del fegato provocato da agenti virali, nei casi sintomatici con quadro clinico caratterizzato da lieve sintomatologia (malessere, anoressia, astenia, nausea e dolori addominali, talvolta febbre) e ittero, ovvero notevole aumento delle transaminasi.
Virus a RNA appartenente alla famiglia dei Flaviviridae, di cui sono allo stato attuale conosciuti due virus: HGV e GBV-C
Uomo
Direttamente da soggetto infetto attraverso la via parenterale percorrendo le vie di trasmissione dell'HCV e quindi attraverso trasfusioni di sangue e suoi derivati, attraverso scambio di siringhe, nei soggetti in emodialisi, attraverso rapporti sessuali e da madre a figlio. In bibliografia sono descritte coinfezioni con HBV, HCV e HIV.
Isolamento ematico dell'infetto e del malato e adozione delle precauzioni standard per prevenire l'esposizione ed il contatto con il sangue ed altri fluidi biologici.
Fondamentale l'adozione di misure preventive comportamentali atte ad evitare il contagio.
Sorveglianza sanitaria sui conviventi.