Si tratta di malattia infettiva caratterizzata da un punto di vista clinico da esantema generalizzato di durata superiore a 3 giorni e con febbre superiore a 38 °C e uno o più dei seguenti sintomi: tosse, rinite, macchie di Koplick, congiuntivite.
Virus a RNA appartenente alla famiglia dei Paramixoviridae.
Ubiquitaria; nelle zone temperate si manifesta soprattutto in inverno inoltrato e primavera, mentre nei climi tropicali si manifesta nella stagione secca. In Italia, a seguito delle campagne vaccinali che non hanno raggiunto la copertura necessaria all'eliminazione, si è verificato un allungamento dei periodi interepidemici ed uno spostamento dei casi verso l'età giovane-adulta.
Uomo.
La trasmissione avviene per via aerea, attraverso le goccioline respiratorie o secrezioni nasali o faringee, con contatti ravvicinati. La trasmissibilità è elevata, con tasso di riproduzione (Ro) pari a 14-18 contagiati da ciascun caso.
Da 7 a 18 giorni, mediamente 10-14 giorni.
Da 1-2 giorni prima dell'inizio dei sintomi (3-5 giorni prima dell'inizio dell'esantema) fino a 4 giorni la comparsa dell'esantema.
Isolamento di tipo respiratorio ed allontanamento da collettività per 5 giorni dal giorno successivo la comparsa dell'esantema; in caso di ricovero ospedaliero devono essere osservate le precauzioni standard ed aeree dall'inizio del periodo catarrale fino a 4 giorni dopo la comparsa dell'esantema. Non sono necessari interventi di disinfezione ambientale, mentre andranno adottati gli interventi di sanificazione ambientale, finalizzati a migliorare le condizioni microclimatiche, con adeguata aerazione, così da favorire l'azione dei disinfettanti naturali.
L'attuazione del piano regionale di eliminazione del morbillo e rosolia congenita, impone misure di controllo di livello elevato, che consistono in: