Quadro clinico caratterizzato da tosse della durata di almeno due settimane, associata a uno dei seguenti sintomi: tosse convulsa, sibilo inspiratorio ovvero vomito, senza alcun'altra causa apparente.
Batterio Gram negativo: Bordetella Pertussis. La sua tossina provoca lesioni alle mucose dei bronchi e dei bronchioli con conseguente brocospasmo.
Ubiquitaria. Endemica, con epidemie ogni 4-5 anni. Il picco di incidenza si verifica in inverno e in primavera. Può colpire in qualsiasi età, in particolare quella scolare. Molto contagiosa.
Uomo.
Contatto diretto con muco o saliva di paziente infetto, oppure con le goccioline di Flügge
Da 6 a 20 giorni, mediamente 7-10 giorni.
Soprattutto nella fase catarrale prima degli accessi parossistici, poi diminuisce, ma può durare fino a 3-4 settimane. Gli antibiotici iniziati precocemente diminuiscono la contagiosità e permettono al paziente di non essere più infettivo dopo 5 gg dall'inizio della terapia
Allontanamento e restrizione della frequenza in collettività per almeno 5 giorni, dall'inizio della terapia antibiotica. Nei casi sospetti restrizione dai contatti con soggetti suscettibili, particolarmente se si tratta di bambini di meno di 1 anno, per almeno 5 gg dall'inizio di adeguata terapia antibiotica.
Sorveglianza sanitaria per i soggetti suscettibili, per 4 settimane dall'inizio della terapia antibiotica del caso. Somministrazione, a prescindere dallo stato vaccinale, di eritromicina a tutti i conviventi e contatti di età inferiore a 7 anni, per ridurre il pericolo di contagiosità. Restrizione della frequenza scolastica e da altre collettività infantili, di contatti non adeguatamente vaccinati (per 14 gg dall'ultima esposizione) o per 5 gg dall'inizio di antibioticoprofilassi. Nei bambini di età inferiore ai 7 anni è indicata una dose di richiamo di DTPa se sono trascorsi più di 3 anni dall'ultima somministrazione.