Rosolia

Descrizione clinica

Quadro clinico caratterizzato da esantema generalizzato maculopapulare e artralgia/artrite, linfoadenopatia o congiuntivite.

Agente eziologico.

Virus a RNA, appartenente alla famiglia dei Togaviridae.

Diffusione

Ubiquitaria - picco di incidenza: tardo inverno – inizio primavera. Il tasso di riproduzione (Ro) è pari 5-6. Attualmente, a seguito della patomorfosi delle malattie esantematiche oltre che alla presenza di una quota elevata di vaccinati, la diagnosi clinica di rosolia si rivela complessa e spesso solo sospetta.

Fonte di infezione.

Uomo.

Modalità di trasmissione.

Perinatale; postnatale: contatto diretto o goccioline delle secrezioni naso-faringee

Periodo di incubazione.

Da 14 a 21 giorni, mediamente 16-18 giorni.

Periodo di contagiosità.

  • Postnatale: da una settimana (2-3 gg.) prima a 5-7 gg. (non meno di 4) dalla comparsa dell'esantema.
  • Congenita: i neonati affetti da sindrome da rosolia congenita possono eliminare subivirus fino ad un anno o più. In circa il 10- 20% di questi pazienti il virus può essere isolato quando il lattante ha 6 mesi di vita.

Provvedimenti nei confronti del malato

  • Rosolia postnatale: allontanamento dalla scuola o comunità per 7 gg. dalla comparsa dell'esantema. In ambiente ospedaliero o in altre istituzioni isolamento da contatto ed utilizzo di stanze separate per 7 gg.
  • Rosolia congenita: devono essere considerati contagiosi fino ad un anno, a meno che le colture del nasofaringe e delle urine non siano negative. Le madri devono essere messe a conoscenza del rischio potenziale che rappresentano i loro figli per i soggetti suscettibili in stato di gravidanza.

Provvedimenti nei confronti di conviventi e contatti

Sorveglianza sanitaria per l'individuazione di contatti suscettibili, in particolar modo donne in gravidanza, che dovranno astenersi da qualsiasi contatto con il paziente e sottoporsi ad esami sierologici per la determinazione del loro stato immunitario nei confronti della rosolia.
Il vaccino post-esposizione non previene la malattia, anche se non controindicato; è comunque opportuno che i soggetti suscettibili non precedentemente vaccinati, ricevano il vaccino, nell'ambito del piano regionale per l'eliminazione di morbillo e rosolia congenita.

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